Visualizzazioni totali

lunedì 3 marzo 2014

Semplicità e pragmatismo cinese

Mi domando spesso cos'è che rende il cinese uomo di successo e la Cina una economia in continua crescita che non conosce flessioni, se non per qualche rallentamento dovuto alla situazione mondiale o alla dinamica di crescita stessa. C'è qualcosa che noi occidentali possiamo "copiare" ai cinesi andando così in contro tendenza ? (è stimolante l'idea di copiare ai cinesi!).
Le ragioni della continua crescita cinese e dello stallo economico/mentale che vivono le economie occidentali non è solo giustificato dal fatto che la Cina deve raggiungere i nostri standard di vita sociale ed economica e che quindi deve necessariamente correre. Esiste, secondo me, una filosofia di vita, una mentalità che coinvolge tutti i livelli sociali del popolo cinese e che non è prerogativa dei più ricchi (o arricchiti) o dei più poveri ed è la mentalità e lo spirito nobile, l'orgoglio e lo spirito di appartenenza ad una nazione, la voglia di crescere e di non sentirsi mai arrivati uniti alla consapevolezza di poterci riuscire. Il tutto attraverso uno stile di vita basato sull'umiltà, la semplicità, il pragmatismo che ben traspare dai detti e proverbi cinesi o dai libri filosofici più antichi.
Questi elementi sembrano davvero essere  i fattori di continuità di un Paese che ha radici millenarie e che, tutto sommato, è lo stesso dalle prime dinastie, alla Cina moderna, passando per quella  (apparentemente) fase contraddittoria degli ultimi cento anni.
La semplicità è l'essenza dei proverbi cinesi e racchiudono verità talvolta date per scontate. Il pragmatismo cinese è ben espresso in uno di questi proverbi  tanto apprezzato da Deng Xiaoping  che spesso lo utilizzava nello spiegare la strategia che la Cina attuava verso l'occidente "Non importa se il gatto è bianco o nero purché acchiappi i topi".
Così è facile imbattersi in Cina in persone benestanti, ma dallo stile di vita semplice e che amano far vedere  
cosa hanno per un motivo ben preciso (affari, amicizia), ma con discrezione e non al solo scopo di "farsi notare". Mi è successo di conoscere una signora, per lavoro, il cui marito aveva la passione delle auto con un parco macchine di quasi 50 unità fra Ferrari, Rolls, Porsche, eccetera. Così come essere visitato in ufficio a Shanghai da un giovane, vestito in abiti sportivi,  che reputavo essere un manager di un grosso gruppo tessile cinese (se non il più grosso in Cina) per poi scoprire qualche giorno dopo nel meeting nei loro uffici essere il General Manager. Mi capita spesso di chiamare direttamente un industriale dell'acciaio consulente del Ministro che ha la passione del vino per vedersi di sabato a pranzo o a cena, ma con un preavviso di un giorno, senza passare da segretarie o lunghe attese. Il mio più caro amico di Pechino, che conosco da trent'anni, adesso è il responsabile per i mercati esteri (con salario stratosferico) di una delle prime case automobilistiche cinesi ed in pratica è sempre in giro per il mondo, ma è sempre reperibile con telefono e e-mail e disponibile per una cena se è in città quando sono in Cina. Potrei fare un elenco lunghissimo.
La semplicità ed il pragmatismo sono veramente la forza della Cina e ne danno testimonianza il successo delle realtà cinesi all'estero così come la crescita e l'evoluzione (non senza difficoltà) della Cina.