Ieri a Firenze si e' verificato un violento scontro fra comunita' cinese e forze dell'ordine nato da un controllo dell'ASL poi degenerato.
E' opinione comune che la comunita' cinese sia una delle comunita' straniere piu' apprezzate perche' : sono lavoratori seri, sono indipendenti, portano ricchezza, rispettano le istituzioni e non hanno una criminalita' organizzata che gestisce gli affari illeciti. In parte e' vero, soprattutto alla luce del numero dei residenti cinesi in Italia.
Tuttavia se si analizza la comunita' cinese negli ultimi vent'anni si puo' notare come il problema della criminalita' e dell'illegalita' sia un problema crescente e sempre difficile da gestire dalle nostre autorita' e forze dell'ordine proprio per la struttura della comunita' cinese, chiusa in una autogestione, che non vuole ingerenze esterne anche quando l'esterno sono le auotorita' del Paese che le ospita.
Il caso di Sesto Fiorentino e' una caso che a noi fa pensare perche' la reazione verso le forze dell'ordine cosi' violenta forse non era mai avvenuto nella nostra area e non certo in questa forma, ma se guardiamo meglio al tessuto sociale cinese ed alla loro mentalita' si scopre che questo evento non e' cosi' straordinario.
Nel 1989 a Tien an men un gruppo di studenti ha fermato un Paese.
In Cina ogni giorno ci sono rivolte contro l'abuso di potere di certe istituzioni, cosi' come scontri fra popolazioni di razze diverse, tentativi di linciaggio di funzionari corrotti, ed altro.
Il governo cinese cerca di dare un'immagine del Paese che trasmetta stabilita', sicurezza, fiducia ed e' tutto sommato un Paese sicuro, stabile ed a cui si deve dare fiducia per il futuro, ma e' una pentola che bolle dove le istituzioni gestiscono ( e talvolta reprimono) con la forza certe situazioni per evitare che forze esterne si inseriscano per destabilizzare.
In Cina sono costretti a delle aperture che vengono intelligentemente concesse per gradi. Si evitano interferenze esterne che possano destabilizzare anche a costo di restringere le liberta' (fondamentali) del singolo cittadino, ma si ricordi che la piu' grande battaglia politica di questo presidente e' proprio sulla corruzione, motivo di scontri ed ingiustizie sociali.
Come in Cina anche in Italia la comunita' cinese non vuole ingerenze esterne, seppur motivate e giuste (Sanita', Criminalita', Controlli fiscali, ecc) e preferisce regolare internamente i propri problemi a vantaggio del bene comune della comunita' cinese ed a scapito spesso della comunita' locale nazionale.
Tuttavia le pur numerose ed economicamente prosperose comunita' cinesi all'estero non hanno lo stesso approccio negli altri Paesi come hanno in Italia. In Germania, Francia, Olanda, USA, Canada le comunita' cinesi rivestono un ruolo importante con investimenti, formazione, rapporti con Universita', cooperazione sulla Sanita' ricerca e sviluppo scientifico, mentre l'Italia sembra che diventi per i cinesi piu' una terra di conquista che di sviluppo.
Questo si evince anche dagli interventi dopo i fatti di Sesto Fiorentino. I cinesi intervistati contestano il mal trattamento subito adducendo il merito di portare lavoro e ricchezza al Paese. E per maltrattamento si intende la richiesta di osservanza di regole sanitarie, fiscali, tributarie, legali a cui ogni cittadino italiano e' tenuto ad osservare.
C'e' da chiedersi se il lavoro e la ricchezza e' piu' quella che noi lasciamo prendere di quanto la comunita' cinesi porti realmente alla societa' italiana.
L'impressione e' che se un giorno decidessero di muoversi in un altro Paese e lasciare l'Italia lascerebbero solo macerie, ma non ricchezza
LA RESPONSABILITA' E' SOLO NOSTRA: delle nostre istituzioni, quindi di noi cittadini che permettiamo di svendere un Paese anziche' di creare un paradiso per accogliere investitori stranieri, cinesi, selezionati. Quando ci riusciamo si fanno operazioni interessanti con i cinesi (Pirelli, Inter,Krizia, ecc).
Non possiamo trascurare sia da un punto di vista sociologico che di impatto economico quello che e' accaduto ieri a Sesto Fiorentino. Un fatto grave che deve far riflettere come potrebbero essere gli scenari futuri.
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